I 5 Giocatori con i look più ignoranti di sempre

Calciatori Ignoranti

Look dei calciatori: qual è stato il più ignorante?

Calciatori Ignoranti21 Jun 2022

Capigliature storiche, creste indimenticabili e ciuffi da capogiro.
È tempo di estate, relax al mare o in montagna, quale miglior occasione allora per un salto dal proprio parrucchiere di fiducia?
Se siete indecisi su quale taglio adottare e desiderate andare controcorrente rispetto alle tendenze attuali, abbiamo pensato di rinfrescarvi la memoria con calciatori che attraverso il proprio look hanno creato un culto, imitato (senza successo) e replicato in tutto il mondo (anche se forse era meglio di no).
Un breve catalogo che, a dirla tutta, vi aiuterà probabilmente a capire quale tipo di capigliatura NON scegliere.

In ogni caso, se queste premesse vi hanno incuriosito, vi presentiamo 5 leggende con stili e look davvero stravaganti:

Ronaldo Nazario

In una recente intervista ha dichiarato che, tornasse indietro nel tempo, sceglierebbe tutto fuorché quel look, replicato ed odiato da tutti i parrucchieri del mondo.
Di cosa stiamo parlando? Del famoso taglio a mezzaluna.
Siamo nel 2002, 20 esattissimi anni fa, ed il Brasile ha appena sollevato al cielo di Yokohama la sua quinta Coppa del Mondo.
Protagonista indiscusso, non solo della finale risolta con una doppietta, è il calciatore più forte al mondo: Ronaldo Nazario da Lima, che per tutta la rassegna iridata ha sfoggiato un look da lui stesso definito “orribile”, ma che riuscì nel non facile intento di non far parlare del suo infortunio al ginocchio.
Lo stesso Fenomeno ha, anni dopo, chiesto scusa a tutte le mamme del mondo.
Sarà stato perdonato?

Gervinho

Le finissime freccine raccolte in un elastico, acconciatura singolare che, alla Roma, venne sostituita da una larga fascia a coprire tutta la fronte.
Tutto normalissimo se non fosse che, in realtà, quest’ultima nascondesse gran parte del capo completamente pelato.
Roma-Cagliari del 2014 rimasse nella storia proprio per il manifestarsi di questa situazione.
La fascetta vola via, evidenziando il capo totalmente liscio sul lato frontale sotto le treccine.
Un mistero tutt’oggi inspiegabile della scienza dei capelli.

Paletta

L’antidivo per eccellenza.
Ricorderete le sue prestazioni in campo, ma ancor di più avrete sicuramente presente nella mente la sua dubbia pettinatura ai limiti del senso estetico.
Una calvizie sempre più evidente al centro ed un capello lungo sui lati, visione alquanto singolare e quantomeno bizzarra, tanto che nel periodo “fiorente”’ di perdita, ai tempi del Parma, su Twitter dominavano hashtag che gli suggerivano la rasatura completa, portata a termine solo successivamente, non prima di aver incantato i palcoscenici di tutta Italia (più un Mondiale)
L’iniziale scelta di non ritoccarsi deriva forse dal suo desiderio più grande, il sogno coltivato fin da bambino: il piccolo Gabriel, infatti, voleva diventare un parrucchiere.
La folta chioma, portata con fierezza fin dai tempi di Liverpool, faceva da contraltare ad una passione mai nascosta per le acconciature ed i look.
Il destino, a volte, sa essere beffardo.

Paul Pogba

Se siete alla ricerca di un ampio catalogo da sfogliare su come intervenire sul vostro stile con idee originali ed esclusive per far venire un colpo a fidanzata, amici e parenti, prego contattare Paul Pogba.
Versatile, estroverso, infinito: i tagli e le acconciature del fuoriclasse francese sono, quasi, all’ordine del giorno.
Dalle creste bicolore a look zebrati, con stelle o loghi (Batman) disegnati sopra, spaziando per i tantissimi colori adottati: dal platino al blu, arrivando al rosso.
Ce ne è davvero per tutti i gusti ed occasioni.

Marek Hamsik

Quella cresta, quella maledetta cresta.
A Napoli, soprattutto, per anni è stato il look più utilizzato ed imitato dai tanti tifosi partenopei.
Acconciatura nata quasi per caso, proprio dal suo approdo alle pendici del Vesuvio.
Un compagno di squadra lo accompagnò da un noto barbiere del capoluogo campano che, osservandolo, scelse di rasare i capelli ai lati e alzarli al centro.
Idea geniale che divenne subito un simbolo del calciatore slovacco, un portafortuna conservato nel tempo.
In un’intervista lo stesso parrucchiere, inventore del taglio alla Hamsik, ammise come l’ex 17 partenopeo fosse nato per quel tipo di look.

Verissimo, aggiungiamo noi.