Monaco chi? 5 cose che non sapevi sull’Allianz Arena

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Tutte le curiosità che circondano il palcoscenico dei quarti di finale dell'Europeo

Da CFVB30 Jun 2021

Quando si parla di Monaco o Lo Monaco, la mente ci conduce senza bisogno di ulteriori indicazioni stradali, in una sola direzione, quella che porta al paese di Mourinho. “Lo Monaco? Io conosco il monaco del Tibet, il Monaco di Montecarlo, il Bayern Monaco, il Gran Premio di Monaco… Se qualcuno vuole essere conosciuto parlando di me, deve pagarmi tanto”. L’intervista dello Special One fa il giro del mondo in pochi secondi, ed è subito magia. L’effetto boomerang è partito e “Lo Monaco” diventa la parola più digitata in quei giorni sui vari motori di ricerca. La vicenda diventa storia del calcio non giocato e la replica la lasciamo negli archivi ad accumulare polvere, poca ironia e tanta ignoranza. Da Lo Monaco a Monaco e questa volta il salto dal Principato alla Repubblica Tedesca, è un balzo naturale nei quarti di finale di Euro 2020. Italia e Belgio si affronteranno all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, uno dei teatri più all’avanguardia dell’intero palcoscenico calcistico. Andiamo allora insieme a scoprire 5 curiosità sullo “Stadio delle Meraviglie” che ospiterà la Nazionale azzurra nella sua rincorsa al titolo europeo. 


M’illumino d’immenso

La principale caratteristica che contraddistingue questo tempio moderno del calcio, è il suo sistema di illuminazione. L’Allianz Arena che oltre al Bayern Monaco ospita sul suo delicatissimo manto verde anche il Monaco 1860 e la Nazionale tedesca, per ogni occasione cambia il colore del suo “vestito”. Il rosso accompagna Muller e compagni, il blu i tifosi dell’altra squadra bavarese e infine il bianco per le gare della selezione teutonica. Ultima annotazione che avvalora il lavoro certosino proposto dagli architetti Herzog e Meuron riguarda il tetto panoramico. Oltre alla chiusura ermetica prevede un gioco di luci decisamente all’avanguardia rispetto alla maggior parte delle altre strutture in giro per il mondo.


Il parcheggio più grande d’Europa

Dallo stadio soprannominato dai tifosi tedeschi “Schlauchboot”, che in italiano significa “Gommone”, ci spostiamo nel parcheggio che accoglie le macchine degli spettatori. Tanto per non farsi mancare nulla, a darvi il benvenuto l’area di sosta coperta più grande d’Europa, con ben 9.800 posti auto. Una robetta insomma, per consentire agli appassionati di trovare un buco a qualsiasi ora.


Un servizio unico per i tifosi e le loro famiglie

Vuoi andare a vedere la partita ma non sai a chi lasciare i tuoi figli? Niente paura puoi portarli con te. In Italia sarebbe Fantacalcio, ma all’Allianz Arena si può. All’interno della struttura è presente infatti un asilo nido che consente ai bambini di svagarsi con tanti giochi e animatori pronti a farli divertire. Ma attenzione perché se dopo le tante birre bevute, la vescica dovesse iniziare a presentare il conto prima del novantesimo minuto, anche qui la struttura risponde presente. 550 WC pronti ad accogliere a tavoletta aperta ogni tipo di bisogno. Per la serie: Bagni ne abbiamo? 

Tifosi in piedi

In Germania ormai un vero must, ma diciamo che in giro per il mondo questa modalità chiamata “Safe Standing” sta conoscendo nuova vita solo negli ultimi anni. Stiamo parlando dei posti in piedi, pensati per dare al tifoso la possibilità di seguire il match in tutta la sua tensione. L’Allianz Arena 69.900 posti complessivi, di cui 13.796 in piedi. In Bundesliga i club non hanno alcuna limitazione, mentre in Champions League i posti in piedi vengono chiusi per motivi di ordine pubblico.

Un Referendum per fare la storia

Fino al 2005 il Bayern Monaco e il Monaco 1860 si dividevano un’altra casa, quella offerta dall'Olympiastadion. Lo stadio costruito nel 1972 in occasione dei giochi olimpici non era adatto ad ospitare le gare di calcio, proprio perchè nato e pensato per l’atletica leggera. Il progetto per il rinnovo non è stato nemmeno preso in considerazione per costi e fattibilità del progetto e la democrazia tedesca si è imposta ancora una volta. Un referendum tra gli abitanti del quartiere di Monaco-Nord decise con maggioranza dei 2/3 il luogo della nuova costruzione.